La Psicoterapia

Cos'è la Psicoterapia?

 La psicoterapia è una pratica clinica, un metodo di cura, che viene svolto in presenza di un disturbo psicologico diagnosticato da uno psicologo clinico o da uno psichiatra, con lo scopo di portare il paziente alla guarigione e al benessere psicologico. 
 
La psicoterapia può essere condotta da uno psicologo o uno psichiatra che abbia frequentato una scuola di specializzazione post-universitaria della durata di 4 anni, abbia svolto tirocinio e sia iscritto all’ordine degli psicologi e psicoterapeuti della regione di appartenenza (è possibile controllare sul sito dell’ordine degli psicologi se un dottore è o non è anche un terapeuta). Lo psicologo o altre figure professionali non possono svolgere psicoterapia!
 
 
Esistono diverse tipologie di psicoterapia: terapia sistemico-relazionale (la mia!!), terapia psicoanalitica, terapia comportamentale, terapia cognitivista, etc... Questo nasce dal fatto che la psicologia è un ambito talmente vasto e complesso che può essere osservato da vari punti di vista e trattato focalizzandosi su certi aspetti piuttosto che altri (le relazioni, le emozioni, i vissuti interiori, il comportamenti, la cognizione, etc...).
 
 
 

La psicoterapia sistemico-relazionale

Ho scelto di studiare e applicare la psicoterapia sistemico-relazionale perchè, prima di tutto non considera la persona che ha un disturbo psicologico come un individuo “rotto” (questo mi colpisce soprattutto per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti) che “è nato così” e “deve andare lui a farsi curare”.
 
L’approccio sistemico considera il paziente inserito nei suoi sistemi di appartenenza (famiglia, scuola, lavoro, società) e lavora su questi sistemi e sulle relazioni che in essi si svolgono per capire l’origine del malessere del singolo e i cambiamenti che possono dare beneficio. Nella terapia vengono coinvolti i familiari, se è possibile fisicamente o rappresentativamente ove non sia possibile, non per trovare delle colpe, ma per capire quali situazioni si siano venute a creare nei rapporti anche fra le generazioni (nonni, figli, nipoti) tali per cui, solitamente l’individuo più sensibile, ne abbia risentito e funga da spia di un disagio più esteso.
 
Noi siamo le nostre relazioni, la nostra esperienza di vita si costruisce sui contenuti che ci trasmettiamo da individuo a individuo, verbali, ma soprattutto non verbali (che immagine hai di me, che ruolo ho per te?) e dalle emozioni che esse veicolano. Lo psicoterapeuta ha il compito preziosissimo (e complicatissimo...) di fare luce su questi aspetti e trovare, insieme al paziente (e alla sua famiglia), nuovi modi di vivere le relazioni e di rapportarsi con i propri sistemi per trovare benessere psicologico.

La psichiatria non basta?

La psichiatria è una specializzazione della medicina che si occupa di curare i disturbi mentali da un punto di vista fisico, organico, considerandoli malattie o malfunzionamenti del cervello e del sistema nervoso. Da qui l’uso di psicofarmaci e metodi che agiscono direttamente sugli organi interessati. Nel corso degli anni, sono stati utilizzati strumenti altamenti discutibili sulle persone affette da disturbi mentali e ancora oggi esistono pratiche controverse come l’elettroshok. L’uso degli psicofarmaci è molto complesso, sia per gli effetti collaterali che per la dipendenza che possono creare.
 

La psicoterapia, invece, parte dal presupposto che la mente non coincida con il cervello, ma che sia qualcosa di molto più profondo e ahimè più complesso, frutto delle nostre esperienze, conoscenze, emozioni e relazioni e che, come tale, si debba curare attraverso metodi che utilizzino esperienze, conoscenze, emozioni e relazioni come strumenti di cura.